Il lieto fine di un'annata complessa
Primeurs 2019: Teso La Monja (Toro), Viñedos de Páganos e Sierra Cantabria (Rioja)

Teso La Monja (Toro)
Un'avventura a lieto fine
L'inverno freddo e piovoso, con temperature minime fino agli 8 gradi sotto lo zero, ha fatto accumulare un'abbondante riserva idrica. Ad aprile, il significativo calo delle temperature e le precipitazioni scarse intorno alla metà del mese hanno rallentato il germogliamento e lo sviluppo vegetativo. Alla fine di maggio, con il rialzo delle temperature, si è avuta una crescita vegetativa importante. Da ricordare il mese di luglio, caratterizzato da forti temporali e grandinate che hanno causato lievi danni. Le piogge non sono tornate a cadere fino alla fine di luglio quando, insieme alle elevate temperature, hanno portato a una rapida maturazione fisiologica dell'uva. Le temperature fresche di inizio settembre hanno contribuito alla maturazione fenolica e aromatica.
All'epoca della vendemmia, i grappoli erano perfettamente sani e con acini piccoli, preludio di vini di grande espressività ed equilibrio.
Viñedos de Páganos (Rioja)
Piccoli grappoli, grandi vini
Autunno e inverno sono stati caratterizzati da piogge e temperature nella norma. L'inizio di marzo si è contraddistinto per il freddo e le precipitazioni scarse, mentre ad aprile si sono registrate temperature con segno meno che hanno provocato danni nell'area di Páganos, nella Rioja Alavesa. Lo stesso si è verificato il 5 maggio, causando danni alle altitudini maggiori.
La fioritura è iniziata l'ultima settimana di maggio, in un periodo dal clima variabile, freddo e asciutto, che ha determinato una fecondazione lenta e irregolare con un numero di acini per grappolo inferiore alla norma. Il rialzo delle temperature a metà giugno ha favorito lo sviluppo vegetativo e ha fatto sì che la fecondazione venisse completata.
Le alte temperature e le grandinate di giugno hanno causato alcuni danni, mentre agosto è stato soleggiato e asciutto. Grazie alla scarsa produzione e a una buona distribuzione delle piogge nel corso dell'anno, il vigneto non ha tuttavia presentato problemi di stress idrico, e il processo di maturazione delle uve si è accelerato. Le piogge di fine settembre hanno fatto temere la diffusione di Botrytis, rischio che fortunatamente non si è concretizzato.
La vendemmia è iniziata presto ma si è rivelata piuttosto scarsa. Gli acini piccoli hanno dato vini di grande struttura, con un'acidità superiore agli anni precedenti e un ricco bagaglio aromatico.