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Terra di confine, cui deve il nome, tra il Centro Italia e il Nord, la regione delle Marche è fra le più eterogenee del Paese vitivinicolo. Ormai stabilmente ai vertici della produzione qualitativa del vino italiano, le Marche regalano vini rossi sia di buona beva e pronta aromaticità, sia di grande struttura e severo affinamento.

Alla prima tipologia appartiene senz'altro il Lacrima di Morro d'Alba, prodotto d'eccellenza delle colline anconitane: un vino dotato di leggera aromaticità e grandissima suadenza, fine e delicato, con sentori fruttati e vinosi, ideale per l'accostamento con formaggi poco stagionati o con numerose preparazioni di pesce. Un vitigno, il Lacrima, noto e tutelato fin dai tempi di Federico Barbarossa, che ha rischiato l'estinzione ma che oggi viene vinificato anche in versioni affinate, che danno risultati eccellenti per struttura e longevità.

I “vinoni” marchigiani s'incontrano soprattutto intorno al Conero e, più a Sud, nel Piceno. Il Conero, l'imponente monte adriatico che sovrasta Ancona, regala ai vigneti di Montepulciano una meravigliosa esposizione meridionale e numerosi microclimi e terroir che trasmettono ai vini un carattere e una struttura sempre più riconosciuti e apprezzati. È, quello del Conero, uno dei più grandi Montepulciano italiani, qui tradizionalmente unito a gocce di uno straordinario Sangiovese “di mare” per ottenere un blend eccezionalmente longevo, di grande austerità e sapidità, capace di sopportare affinamenti decisamente impegnativi.

In fatto di grandi vini, il Piceno non ha nulla da invidiare alle Marche. Anche qui Montepulciano e Sangiovese, tra mare e montagna, contribuiscono alla realizzazione di capolavori enologici fra i più caratteriali d'Italia: lunghi affinamenti in rovere e sapienti vinificazioni all'avanguardia regalano calici di sorprendente robustezza, in cui il naso fruttato, speziato e balsamico confluisce in un sorso pieno, vellutato, setoso, infinito.

Solo Lacrima, Montepulciano e Sangiovese? Certo che no! Le Marche sono anche terra di vitigni internazionali, che qui trovano spazio non solo in vini-culto di reputazione internazionale, ma anche in prodotti dal rapporto qualità/prezzo estremamente concorrenziale. E, di più, le Marche sono anche terra di bianchi emergenti, come il Pecorino: un grande vitigno che, soprattutto in Piceno nella zona di Offida, dà risultati straordinari per struttura, persistenza e longevità. Decisamente da provare!

Scheda tecnica

TipoConfezione
AllergeniContiene solfiti

Il vino

Terra di confine, cui deve il nome, tra il Centro Italia e il Nord, la regione delle Marche è fra le più eterogenee del Paese vitivinicolo. Ormai stabilmente ai vertici della produzione qualitativa del vino italiano, le Marche regalano vini rossi sia di buona beva e pronta aromaticità, sia di grande struttura e severo affinamento.

Alla prima tipologia appartiene senz'altro il Lacrima di Morro d'Alba, prodotto d'eccellenza delle colline anconitane: un vino dotato di leggera aromaticità e grandissima suadenza, fine e delicato, con sentori fruttati e vinosi, ideale per l'accostamento con formaggi poco stagionati o con numerose preparazioni di pesce. Un vitigno, il Lacrima, noto e tutelato fin dai tempi di Federico Barbarossa, che ha rischiato l'estinzione ma che oggi viene vinificato anche in versioni affinate, che danno risultati eccellenti per struttura e longevità.

I “vinoni” marchigiani s'incontrano soprattutto intorno al Conero e, più a Sud, nel Piceno. Il Conero, l'imponente monte adriatico che sovrasta Ancona, regala ai vigneti di Montepulciano una meravigliosa esposizione meridionale e numerosi microclimi e terroir che trasmettono ai vini un carattere e una struttura sempre più riconosciuti e apprezzati. È, quello del Conero, uno dei più grandi Montepulciano italiani, qui tradizionalmente unito a gocce di uno straordinario Sangiovese “di mare” per ottenere un blend eccezionalmente longevo, di grande austerità e sapidità, capace di sopportare affinamenti decisamente impegnativi.

In fatto di grandi vini, il Piceno non ha nulla da invidiare alle Marche. Anche qui Montepulciano e Sangiovese, tra mare e montagna, contribuiscono alla realizzazione di capolavori enologici fra i più caratteriali d'Italia: lunghi affinamenti in rovere e sapienti vinificazioni all'avanguardia regalano calici di sorprendente robustezza, in cui il naso fruttato, speziato e balsamico confluisce in un sorso pieno, vellutato, setoso, infinito.

Solo Lacrima, Montepulciano e Sangiovese? Certo che no! Le Marche sono anche terra di vitigni internazionali, che qui trovano spazio non solo in vini-culto di reputazione internazionale, ma anche in prodotti dal rapporto qualità/prezzo estremamente concorrenziale. E, di più, le Marche sono anche terra di bianchi emergenti, come il Pecorino: un grande vitigno che, soprattutto in Piceno nella zona di Offida, dà risultati straordinari per struttura, persistenza e longevità. Decisamente da provare!

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