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Quella sarda è una delle realtà vitivinicole più affascinanti d'Italia. La varietà delle colture e dei suoli, oltre che dei climi e dei meravilgiosi paesaggi, rende quest'isola un patrimonio straordinario anche sotto il profilo enologico. Negli ultimi anni la produzione di vini sardi di qualità è aumentata considerevolmente, diversificandosi in modo eccezionale e offrendo, fra tradizione e innovazione, perle enologiche ormai ricercatissime.

La zona settentrionale dell'isola, con il Sassarese e la Gallura, è terra dai suoli calcarei e ferrosi: terra, dunque, da grandi vini minerali, come il Vermentino, che qui assume una profondità e una sapidità uniche, e il Torbato, tipico della stupenda Alghero e ormai riconosciuto fra i più promettenti bianchi italiani, peraltro con uno strepitoso rapporto qualità/prezzo.

La Sardegna centrale è la Sardegna del Cannonau, il grande rosso isolano. Un vino di carattere e territorialità magiche, che ha fatto innamorare personalità come Gabriele d'Annunzio, e che beneficia dei meravigliosi terreni calcareo-argillosi dell'Ogliastra da Jerzu a Oliena, la zona classica del vitigno, tipicamente coltivata ad alberello. Un vino carico, deciso ma carezzevole, tanto più oggi sovente affinato in legno, e dunque incredibilmente longevo.

Oltre l'Oristanese, terra di grandi vernacce con sentori liquorosi, si distende il Cagliaritano, con suoli più semplici e poco fertili, che si distingue per la realizzazione di vini immediati, pronti e da aperitivo, dalla straordinaria pulizia e di grande charme, come il Nuragus o, ma più a Nord, il Cagnulari. Ma non mancano, in regione, altri grandi rossi da importanti soddisfazioni: il Monica e, soprattutto, l'elegante e raffinato Carignano.

Scheda tecnica

TipoConfezione
AllergeniContiene solfiti

Il vino

Quella sarda è una delle realtà vitivinicole più affascinanti d'Italia. La varietà delle colture e dei suoli, oltre che dei climi e dei meravilgiosi paesaggi, rende quest'isola un patrimonio straordinario anche sotto il profilo enologico. Negli ultimi anni la produzione di vini sardi di qualità è aumentata considerevolmente, diversificandosi in modo eccezionale e offrendo, fra tradizione e innovazione, perle enologiche ormai ricercatissime.

La zona settentrionale dell'isola, con il Sassarese e la Gallura, è terra dai suoli calcarei e ferrosi: terra, dunque, da grandi vini minerali, come il Vermentino, che qui assume una profondità e una sapidità uniche, e il Torbato, tipico della stupenda Alghero e ormai riconosciuto fra i più promettenti bianchi italiani, peraltro con uno strepitoso rapporto qualità/prezzo.

La Sardegna centrale è la Sardegna del Cannonau, il grande rosso isolano. Un vino di carattere e territorialità magiche, che ha fatto innamorare personalità come Gabriele d'Annunzio, e che beneficia dei meravigliosi terreni calcareo-argillosi dell'Ogliastra da Jerzu a Oliena, la zona classica del vitigno, tipicamente coltivata ad alberello. Un vino carico, deciso ma carezzevole, tanto più oggi sovente affinato in legno, e dunque incredibilmente longevo.

Oltre l'Oristanese, terra di grandi vernacce con sentori liquorosi, si distende il Cagliaritano, con suoli più semplici e poco fertili, che si distingue per la realizzazione di vini immediati, pronti e da aperitivo, dalla straordinaria pulizia e di grande charme, come il Nuragus o, ma più a Nord, il Cagnulari. Ma non mancano, in regione, altri grandi rossi da importanti soddisfazioni: il Monica e, soprattutto, l'elegante e raffinato Carignano.

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