Selezione Club Vinissimus Gennaio 2021

Tutto è Toro

Così recita un detto popolare spagnolo: "Coda compresa, tutto è toro". Quest'espressione del mondo della tauromachia, che invita a non distrarsi fino a quando la vittoria non è certa, ci offre lo spunto per presentare una denominazione che si ispira allo stesso principio. Anche in questo caso tutto è toro, ma con la T maiuscola.

Il vino della DO Toro è un gioiello del patrimonio vitivinicolo spagnolo. Questa denominazione trae vantaggio dalle acque del fiume Duero, lo stesso che lambisce la DO Rueda, con cui confina, e la vicina Ribera del Duero. Non è una coincidenza che i vini di quest'ultima abbiano molte caratteristiche in comune con quelli della DO Toro, che pure si contraddistinguono per la maturità e la struttura più corposa. L'estrema aridità del clima e la carenza di elementi nutritivi nel terreno danno ragione dell'intensità di questi vini. Oggetto di critiche nel passato recente, è stata proprio l'intensità ad aver determinato negli anni il successo dei vini di questa regione, capaci di affrontare lunghi viaggi senza subire alcuna alterazione.

Neppure l'impietosa fillossera, flagello di tanti vigneti, poté avere la meglio: in questa regione, le viti furono protette da terreni impenetrabili, aridi e sabbiosi. Per questo la DO Toro può offrire, oggi, vini che provengono dalle rare viti a piede franco ancora esistenti.

Questa denominazione è stata capace di scrollarsi di dosso la nomea di terra dai vini poco eleganti, di esuberante struttura, colore e gradazione alcolica, impiegati prevalentemente per irrobustire i vini più deboli. Oggi, grazie a interventi di modernizzazione e allo slancio di un gruppo sempre più nutrito di avveduti produttori, come quelli qui presentati, la denominazione Toro offre grandi vini, non solo prorompenti e tannici, ma anche raffinati ed eleganti.