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Silvio Nardi

Quella dell'azienda Tenute Silvio Nardi è una storia di coraggio, cuore e creatività, che prende vita agli inizi del Novecento nella florida terra di Montalcino, nella tranquilla campagna toscana,...

Vino di Silvio Nardi

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Silvio Nardi

Quella dell'azienda Tenute Silvio Nardi è una storia di coraggio, cuore e creatività, che prende vita agli inizi del Novecento nella florida terra di Montalcino, nella tranquilla campagna toscana, propiziata da un clima dolce, da un suolo ricco e assortito e da una posizione assolutamente invidiabile.

Il primo capitolo di questa storia ci riporta al 1950, quando il Signor Silvio Nardi, di origini umbre, acquista la tenuta di Casale del Bosco, a Montalcino, e inizia a produrre vino. Primo forestiero ad investire nel settore vitivinicolo a Montalcino, a quel tempo paese ancora misconosciuto, il Signor Nardi conosce sin da subito importanti consensi, aggiudicandosi molto presto il premio come azienda agricola più innovativa e battezzando la prima bottiglia di Brunello dalle cantine di Casale del Bosco. All'inizio degli anni Sessanta, decide di espandere ulteriormente le proprietà di famiglia con l'acquisizione della Tenuta di Manachiara, 40 ettari di superficie vitata presso Castelnuovo dell'Abate, a 25 km di distanza da Casale del Bosco. Nel 1967 arriva la svolta: il Signor Nardi figura, infatti, tra i fondatori del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino, libera associazione di produttori locali dalle vedute molto lungimiranti, destinata a sviluppi assai proficui sia sotto il profilo della salvaguardia del prodotto sia, in netto anticipo sui tempi, su quello dell'immagine. Nel 1972 il Nardi acquisisce la Tenuta di Bibbiano, nel territorio comunale di Buonconvento, località che da sempre vanta come simbolo architettonico il bellissimo castello medievale (IX sec.) posseduto dalla famiglia Nardi.

A cavallo tra gli anni '80 e '90, ai vertici dell'azienda subentra — inizialmente affiancata dal padre, poi via via sempre più autonomia — la giovane Emilia, che d'accordo con i fratelli favorisce l'introduzione di importanti cambiamenti nel processo di produzione vinicola e di conduzione aziendale. A lei si deve un processo di radicale di ristrutturazione dei vigneti e di riorganizzazione della cantina, finalizzato a coniugare l'esperienza della tradizione con la ricerca scientifica e con l'introduzione delle selezioni clonali. Il 1995 segna una data cruciale per la famiglia Nardi: da un'annata classificata eccellente, nasce, infatti, il Brunello prodotto dai vigneti di Manachiara, tuttora fiore all'occhiello dell'azienda. Viene inoltre avviata la definizione dei terroirs aziendali, ognuno con sue caratteristiche proprie. Con l'avvento del 2004, vede la luce la prima annata di produzione del Brunello Poggio Doria, pregiato Cru di impareggiabile eleganza prodotto da uve provenienti dall'omonimo vigneto di Casale del Bosco. Il Ministero delle Politiche Agricole conferisce a Emilia Nardi il premio "Dea Terra" per l'innovazione in agricoltura. Oggi le Tenute Silvio Nardi vantano 36 vigneti, distribuiti in un ambiente paesaggisticamente intatto e in un habitat biologicamente naturale, presupposti indispensabili per la valorizzazione di ogni singolo terroir.

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