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Donnafugata

Donnafugata

Donnafugata uguale Sicilia. Nasce nel 1983 dall'iniziativa imprenditoriale della famiglia Rallo. L'azienda si compone oggi di tre tenute: Marsala, Contessa Entellina e Pantelleria, per un totale di oltre...

Vino di Donnafugata

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Donnafugata

Donnafugata uguale Sicilia. Nasce nel 1983 dall'iniziativa imprenditoriale della famiglia Rallo. L'azienda si compone oggi di tre tenute: Marsala, Contessa Entellina e Pantelleria, per un totale di oltre 410 ettari vitati.

I vini Donnafugata interpretano la Sicilia e ne raccontano con passione l'universo sensoriale. Natura del suolo, esposizione, altitudine, andamento climatico e vitigno sono le principali variabili in gioco per ottenere vini che esprimano in modo autentico l’appartenenza a terroir unici.

Una curiosità: il nome Donnafugata fa riferimento alla storia della regina Maria Carolina, moglie di Ferdinando IV di Borbone che nei primi dell'800 - fuggita da Napoli per l'arrivo delle truppe napoleoniche - si rifugiò in quella parte della Sicilia dove oggi si trovano i vigneti aziendali. Fu lo scrittore Giuseppe Tomasi di Lampedusa, nel romanzo Il Gattopardo, ad indicare con il nome di Donnafugata quei possedimenti di campagna del Principe di Salina che accolsero una regina in fuga, la stessa regina la si ritrova nelle leggende locali. Donnafugata è anche un toponimo che sta ad indicare un castello, castello di Donnafugata, che si trova nel territorio di Ragusa, dove la regina è stata imprigionata e, sfuggendo dal castello, si è guadagnata il nome di “donna in fuga” che in siciliano è diventato “donnafugata”. Un nome simbolo di questa terra ricca di tradizione e carattere che si realizza nelle magnifiche etichette e nel logo realizzati da Stefano Vitale e Gabriella Rallo. Opere uniche capaci di far risplendere la personalità di ogni vino. Piccoli tesori coloratissimi, che raccontano il vino e la Sicilia attraverso un linguaggio fantastico e tutto al femminile.

Nel 1983 Giacomo Rallo, quarta generazione di una famiglia con oltre 160 anni di esperienza nel vino di qualità, fonda Donnafugata insieme alla moglie Gabriella, pioniera della viticoltura in Sicilia. Oggi i figli José e Antonio guidano l’azienda e una squadra di persone orientata all’eccellenza. Uno dei punti fermi della famiglia, è trasmettere l’amore e la cultura del vino aprendo le porte dalle proprie 5 cantine al pubblico. Ogni cantina di Donnafugata produce vini sensazionali.

Il Donnfaugata vino  riesce a  realizzare l’incanto di una terra meravigliosa racchiusa in un calice di straordinaria raffinatezza. Ce n’è per tutti i gusti e a prezzi accessibili: Il Mille e una notte Donnafugata è un vino intenso e accattivante, il Ben Ryé Donnafugata è un Passito di Pantelleria superbo e unico nel suo genere, al sole ed al vento dell'isola deve parte della sua intensa fragranza. L’Anthilia Donnafugata è un vino bianco siciliano di gran carattere e versatilità. Il Cerasuolo di Vittoria Floramundi è un vino rosso che ha ottenuto anche dei punteggi, di grande equilibrio, saprà stupirvi. Ottimi vini che sanno incantare a prezzi convenienti. 

La Sicilia è uno dei territori vitivinicoli più interessanti d'Italia, produce i grandi vini vulcanici dell'Etna, gli straordinari e suadenti Nero d'Avola di Noto e dell'Occidente siculo. Il Marsala e Pantelleria, con il suo mitico Passito. Zibibbo, Grillo, Catarratto... E il Cerasuolo e l'elegante, sottile Frappato. Faro, Mamertino e i vini eroici delle Isole Eolie. Non c'è Sicilia senza mare, iodio, sale, vento e... vino!

L’uva rossa più rappresentativa dell’isola è senz’altro il Nero d’Avola. Di buon tannino, bella acidità, media struttura, il nero d’Avola dà vini fruttati con spiccate note di ciliegia, soprattutto in gioventù. È presente in tutta l’isola eccetto la zona dell’Etna: considerato classico della zona di Noto e di Avola, dove assume tratti sapidi e speziati per via dei suoli calcarei, si esprime con maggior opulenza verso ovest, nella zona di Butera, su suoli marnosi, e con maggior croccantezza minerale nel Trapanese. 

I bianchi occupano circa il 75% del prodotto regionale e un parco vitigni di tutto rispetto. Il più rappresentativo è il catarratto, un’uva che regala vini molto equilibrati tra profumi, sapidità e buona struttura. Più marcatamente aromatica è l’inzolia, l’ansonica toscana, con note balsamiche, resinose, iodate, agrumate e tropicali, mentre di ottima concentrazione è solitamente il grillo, sapido e marino, ideale anche per la produzione del Marsala. Tra gli aromatici, spicca ovviamente il moscato di Alessandria, qui detto zibibbo, ottimo vinificato secco ma indimenticabile come passito a Pantelleria. Quanto agli internazionali, in Sicilia si comporta molto bene lo Chardonnay, solitamente vocato a un certo invecchiamento.

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