Vino di Brunello di Montalcino DOCG
C'è al mondo un territorio vitivinicolo italiano più conosciuto di Montalcino? Probabilmente no. Del resto il Brunello, nato nei progetti di Ferruccio Biondi Santi come la sfida del sangiovese in purezza alla fine dell'Ottocento, ha raggiunto ormai da decenni livelli qualitativi e di longevità tra i più significativi nel panorama internazionale, diventando un vero e proprio culto dell'enologia mondiale.

Biondi Santi Brunello di Montalcino 2019

Fattoria dei Barbi Brunello di Montalcino 2019

Poggio Antico Brunello di Montalcino 2017

Castelgiocondo Brunello di Montalcino 2019

Lorenzo Melani Brunello di Montalcino 2017


Poggio Antico Brunello di Montalcino Riserva 2017

Il Poggione Brunello Riserva Vigna Paganelli 2016

Agostina Pieri Brunello di Montalcino 2016


Gianni Brunelli Le Chiuse di Sotto Brunello 2017

Pieve Santa Restituta Brunello Rennina 2015

Luce della Vite Brunello di Montalcino 2016

La Rasina Brunello Riserva Il Divasco 2012
BIO

Canalicchio di Sopra Brunello La Casaccia 2016

Castello Romitorio Brunello Filo di Seta 2016

Fattoria dei Barbi Brunello Sel. Colombini 2016

Pian dell'Orino Brunello Vigneti del Versante 2015

Col d'Orcia Brunello di Montalcino 2017
BIO

Banfi Brunello di Montalcino Poggio alle Mura 2017

Canalicchio di Sopra Brunello Riserva 2015

Santa Maria Colleoni Brunello Riserva Santa Maria 2015

Patrizia Cencioni Brunello di Montalcino 2017

Conti Costanti Brunello di Montalcino 2015


Casanova di Neri Tenuta Nuova Etichetta Oro 2013

Altesino Brunello di Montalcino Montosoli 2016

Podere Fornacella Brunello di Montalcino 2013
BIO


Rocca delle Macìe Brunello Esperienza N. 8 2016

Col d'Orcia Brunello Riserva Poggio al Vento 2013
BIO

Le Ragnaie Brunello di Montalcino V. Vecchia 2016


Casanova di Neri Brunello di Montalcino 2016

Villa Poggio Salvi Brunello Annate Storiche 1997

Cortonesi Brunello di Montalcino La Mannella 2015
Brunello di Montalcino DOCG
C'è al mondo un territorio vitivinicolo italiano più conosciuto di Montalcino? Probabilmente no. Del resto il Brunello, nato nei progetti di Ferruccio Biondi Santi come la sfida del sangiovese in purezza alla fine dell'Ottocento, ha raggiunto ormai da decenni livelli qualitativi e di longevità tra i più significativi nel panorama internazionale, diventando un vero e proprio culto dell'enologia mondiale.
Tra gli Appennini e il mare si estende il meraviglioso territorio di Montalcino, un quadrangolo altocollinare culla di un sangiovese austero e ricco di freschezza, ma profondamente differenziato di fazzoletto in fazzoletto per via delle numerose esposizioni e della grande diversità dei terreni a seconda dei versanti, dall'arenario al marnoso al calcareo. Alle origini dell'Ombrone e della Val d'Orcia, circa 40 km a sud di Siena, dove la Toscana di collina incontra le correnti miti del Tirreno, il Brunello si bea ora della ventilazione rigida dei monti che guardano l'Umbria, ora della ricchezza e del sottile sapore che i venti marini regalano.
I filari, ordinati e moderni, donano calici di un magistrale color granato, di grande consistenza, capaci di sensazioni olfattive ampie ed eteree quali pochi vini al mondo possono raggiungere. Tipicamente fresco al sorso, è al tempo stesso sapido, verticale, tannico, robusto e opulento, ma, su tutto, incredibilmente elegante, in un crescendo di complessità e persistenza che coinvolge numerosi decenni oltre la vendemmia. Minimo 50 mesi di affinamento in cantina, di cui almeno 24 in rovere: che cosa aggiungere?



- Via Boldrini 10 53024 Montalcino (SI)
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- http://www.consorziobrunellodimontalcino.it