Paese di destinazione:
Italia
Lingua
CARRELLO
Trasporto gratuito a partire da 120 €

Vino di Cinque Terre DOC

Comprensorio turistico fra i più noti e chic in Italia, le Cinque Terre non hanno bisogno di presentazioni. Ma forse non tutti sanno che perle come Vernazza, Manarola, Riomaggiore, Monterosso e Corniglia rappresentano anche uno dei più apprezzati poli enologici liguri, fitto di tradizioni millenarie e innervato di una viticoltura che più eroica non si può. I vigneti, disposti a strapiombo sul mare lungo ardui terrazzamenti, costringono i viticoltori a vendemmie acrobatiche, che solo negli ultimi decenni sono agevolate da trenini monorotaia che corrono tra i filari. E una volta, addirittura, l'uva veniva scaricata su piccole imbarcazioni direttamente in mare, in modo da convogliarla più comodamente nelle cantine.

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Cinque Terre DOC

Comprensorio turistico fra i più noti e chic in Italia, le Cinque Terre non hanno bisogno di presentazioni. Ma forse non tutti sanno che perle come Vernazza, Manarola, Riomaggiore, Monterosso e Corniglia rappresentano anche uno dei più apprezzati poli enologici liguri, fitto di tradizioni millenarie e innervato di una viticoltura che più eroica non si può. I vigneti, disposti a strapiombo sul mare lungo ardui terrazzamenti, costringono i viticoltori a vendemmie acrobatiche, che solo negli ultimi decenni sono agevolate da trenini monorotaia che corrono tra i filari. E una volta, addirittura, l'uva veniva scaricata su piccole imbarcazioni direttamente in mare, in modo da convogliarla più comodamente nelle cantine.

Territorio di fascino indubbio, le Cinque Terre costituiscono un comprensorio sostanzialmente bianchista. I vitigni storici sono il Bosco, vigoroso e di buona struttura, l'Albarola, fresca di buon nerbo, e il Vermentino, minerale e profumato. Ci sono poi altre uve minori, ma il loro recupero procede ancora molto gradualmente. Nelle Cinque Terre, la macerazione delle uve bianche è pratica tradizionale, non una moda degli ultimi anni. Pertanto, i Cinque Terre, prodotti da un uvaggio delle tre varietà dominanti, sono spesso orange wine, che conquistano per una tipica nota iodata e salmastra regalata dalla macerazione stessa, ma anche dall'osmosi vicinissima con il mare. Esistono naturalmente anche interpretazioni più moderne e di beva del Cinque Terre, fresche e ideali per l'abbinamento con l'eccellente cucina marinara dei borghi.

Anche lo Sciacchetrà è un vino macerato. Le tre uve dominanti delle Cinque Terre, infatti, precedentemente appassite al coperto, su graticci, vengono fatte macerare in recipienti di legno o acciaio (questa scelta dipende dall'impronta stilistica del vignaiolo) e successivamente il vino che ne deriva viene lasciato riposare almeno tre anni nei medesimi contenitori. Il nome stesso di questo prezioso passito suggerisce la pratica, tradizionale nelle Cinque Terre, di gettare le bucce a contatto con il mosto per poi rimuoverle all'inizio dell'affinamento.

Ambrato ma talvolta di color topazio, lo Sciacchetrà esprime note di frutta e caramello che, nelle interpretazioni più austere e tipiche, s'innervano di sentori speziati, iodati e ossidativi. In bocca è un passito caldo e avvolgente, di buona struttura, la cui bevibilità è garantita dalla straordinaria sapidità che le versioni più caratteristiche preservano gelosamente. Secondo un'antica tradizione, le bucce dello Sciacchetrà, dopo essere state rimosse dal mosto destinato a questo vino, venivano fatte sostare a contatto con altro vino fresco: ne derivava un "vino di buccia", fresco e amabile, che alcuni produttori stanno riscoprendo con eccellenti risultati.

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