Dolcetto
Ingiustamente oscurato dal Nebbiolo e dalla Barbera, con cui condivide il meraviglioso territorio, il Dolcetto sta recuperando il posto che merita fra i grandi vitigni autoctoni del basso Piemonte. Da sempre presente sul territorio, regala vini di ottima freschezza e squisita morbidezza, pronti alla beva sin da giovani, dalle bellissime sfumature tra il violetto e il rubino, con un tannino setoso e delicatissimo. Il Dolcetto non è quindi solo il vino per tutti i giorni. L'Italia lo sta infatti valorizzando in tutte le sue sfaccettature, che riportano nel calice una varietà territoriale non meno interessante del Nebbiolo. Al Dolcetto d'Alba, fresco e carezzevole nella sua inconfondibile eleganza, risponde il Dogliani, un prodotto capace di arrivare a incredibili livelli di potenza e longevità. Al Dolcetto di Diano d'Alba, terso e delicato, risponde il Dolcetto di Ovada, verso l'Alessandrino, opulento e rotondo specie nelle grandi selezioni. Nettamente dominante in basso Piemonte, ce n'è anche in Liguria, con la versione montanara e croccante dell'Ormeasco di Pornassio, anche rosata. Quanto all'affinamento, ai Dolcetti d'annata, beverini e romantici, rispondono i Dolcetti che fanno tesoro di una sapientissima evoluzione in legno, come l'eccezionale tradizione delle Aziende del territorio sa regalare.


Francesco Rinaldi Dolcetto d'Alba Roussot 2021








Cordero di Montezemolo Dolcetto d'Alba 2017





Anna Maria Abbona Dogliani Sup. San Bernardo 2016




Roberto Voerzio Dolcetto d'Alba Priavino 2019






Michele Chiarlo Dolcetto d'Alba Le Coste 2020


Diego e Damiano Barale Dolcetto d'Alba 2020




Alario Diano d'Alba Superiore Sorì Pradurent 2019




Dolcetto
Ingiustamente oscurato dal Nebbiolo e dalla Barbera, con cui condivide il meraviglioso territorio, il Dolcetto sta recuperando il posto che merita fra i grandi vitigni autoctoni del basso Piemonte. Da sempre presente sul territorio, regala vini di ottima freschezza e squisita morbidezza, pronti alla beva sin da giovani, dalle bellissime sfumature tra il violetto e il rubino, con un tannino setoso e delicatissimo. Il Dolcetto non è quindi solo il vino per tutti i giorni. L'Italia lo sta infatti valorizzando in tutte le sue sfaccettature, che riportano nel calice una varietà territoriale non meno interessante del Nebbiolo. Al Dolcetto d'Alba, fresco e carezzevole nella sua inconfondibile eleganza, risponde il Dogliani, un prodotto capace di arrivare a incredibili livelli di potenza e longevità. Al Dolcetto di Diano d'Alba, terso e delicato, risponde il Dolcetto di Ovada, verso l'Alessandrino, opulento e rotondo specie nelle grandi selezioni. Nettamente dominante in basso Piemonte, ce n'è anche in Liguria, con la versione montanara e croccante dell'Ormeasco di Pornassio, anche rosata. Quanto all'affinamento, ai Dolcetti d'annata, beverini e romantici, rispondono i Dolcetti che fanno tesoro di una sapientissima evoluzione in legno, come l'eccezionale tradizione delle Aziende del territorio sa regalare.
