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Un antico monastero benedettino scavato nell'aspro tufo della Murgia è il cuore di una delle aziende più meritevoli nel nuovo corso della vitivinicoltura di qualità in Puglia: Torrevento. All'ombra di...
Anno di fondazione | 1989 |
Enologo | Massimo Di Bari |
Vigneto proprio: | 450 / ha |
Produzione annuale | 2.500.000 bottiglie |
Paese | |
Regioni | |
Uve |
21,50 €
14,90 €
6,50 €
12,90 €
5,90 €
Un antico monastero benedettino scavato nell'aspro tufo della Murgia è il cuore di una delle aziende più meritevoli nel nuovo corso della vitivinicoltura di qualità in Puglia: Torrevento. All'ombra di Castel del Monte, il forte medievale costruito da Federico II di Svevia con le stesse splendide rocce del territorio circostante, Torrevento, sin dal 1920, lavora nella valorizzazione e nel recupero dei vitigni autoctoni di questo fazzoletto di Puglia, riservando una cura esclusiva e tradizionale alle specificità di un terroir straordinario.
Sul paesaggio, dominato dalla pietra calcarea e dai tufi, insiste un clima secco e mediterraneo d'estate, lungamente rigido e scontroso d'inverno. E le tipicità del Meridione italiano più aspro e interno emergono in calici splendidi per eleganza e perfezione, in cui la potenza derivante da uve perfettamente ricche e mature non manca mai di nerbo e spalla che giovano enormemente alla bevibilità.
La gamma di Torrevento è ampia, e riflette in modo eccezionale l'attenzione maniacale per le uve del territorio e per le vinificazioni tradizionali, cui succedono dosatissimi affinamenti in botti di rovere e in barrique, ad assecondare la potenza gentile dei decisi vitigni dell'alta Puglia. Selezione, riduzione delle rese, conduzione sostenibile del vigneto sono gli ingredienti di un Nero di Troia incredibilmente fine, delizioso e versatile, capace di indossare i panni agili e fragranti del giovane Bolonero, affinato in solo acciaio, ma anche quelli solenni e maestosi di Ottagono, affinato per un anno in botti grandi e proveniente da uve vendemmiate tardivamente.
I riconoscimenti, per Torrevento, non sono che la ciliegina sulla torta di lunghi anni di sperimentazione altamente qualitativa, senza compromessi. È un capolavoro, anche per il rapporto qualità/prezzo fra i più convincenti in Italia, il Vigna Pedale, fratello minore di Ottagono ma capace di emergere e distinguersi per l'irresistibile e morbida suadenza, per la freschezza dei profumi e l'agilità di beva. E poi Veritas, nel pantheon dei rosati italiani di corpo e carattere, espressione magica e imperdibile del Bombino Nero, autoctono di razza che trova nell'abito rosé la propria sublime espressione.