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Pellegrino
Notaio marsalese, Paolo Pellegrino fonda nel 1880 un'azienda agricola destinata a diventare tra le più grandi e conosciute della Sicilia. Cantina custode della tradizione, Pellegrino si è...
Anno di fondazione | 1880 |
Enologo | Nicola Poma, Gaspare Catalano |
Produzione annuale | 6.000.000 bottiglie |
Paese | |
Regioni | |
Uve |
Vino di Pellegrino
Pellegrino Passito di Pantelleria 2016 (0,5 L)
Pellegrino Passito di Pantelleria Nes 2020 (0,5 L)
Pellegrino
Notaio marsalese, Paolo Pellegrino fonda nel 1880 un'azienda agricola destinata a diventare tra le più grandi e conosciute della Sicilia. Cantina custode della tradizione, Pellegrino si è via via estesa in tutti i comprensori vitivinicoli della Sicilia occidentale. Varietà e specializzazione distinguono questa grande famiglia in terra di Greci e Fenici, dove il rispetto per la storia e per il territorio va di pari passo con la conversione dei vigneti al biologico.
Quattro grandi tenute, mille microclimi e un'idea forte, senza compromessi, della qualità. Ne nasce il Tripudium, uno dei Nero d'Avola migliori dell'isola, intensamente fruttato e balsamico, con ritorni speziati regalati da un tocco di barrique. E poi, da tenute eccezionali come Salinaro, Gazzerotta e Kelbi, intorno a Mazara, splendidi autoctoni in purezza che si distinguono per dinamismo, scatto e splendide fragranze. Un jolly? Più a nord, verso Castellammare, un Alcamo bianco di cui ci si può solo innamorare!
Patrimonio dell'Umanità UNESCO, i vigneti di Pantelleria, terrazzamenti di alberelli a picco sul mare e sopra suoli vulcanici, sono ormai la seconda casa dei Pellegrino. Qui regna lo Zibibbo, ora appena vellutato, ora leggermente liquoroso, ora - ed è grandioso - passito. Il Nes è un vino che fa scuola: note di albicocca, frutta candita, fico secco fanno eco a un sorso opulento ma verticale, che non può stancare.
Marsala è la culla dei Pellegrino. Ed è, complice anche questa grande famiglia, il vino liquoroso più importante d'Italia, il primo, forse, a sfidare il commercio mondiale. Per questo vino immenso e dai lunghi affinamenti, Pellegrino impegna oltre mille botti di legno. E l'offerta copre, con magistrale precisione ed etichette molto accattivanti, tutte le tipologie. C'è il dolce e il secco, ma anche il semisecco. L'oro, l'ambra e il raro rubino, che è a base di uve rosse. E soprattutto c'è un'idea moderna e pop del Marsala: ne abbiamo bisogno!