Paese di destinazione:
Italia
Lingua
CARRELLO
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Vino di Toro

La DOC Toro è una zona vitivinicola fortemente influenzata dal fiume Duero e da altri corsi d'acqua che, con il tempo, ne hanno delineato l'assetto paesaggistico. Incastonata tra le province di Zamora e Valladolid, nell'estremo occidentale di Castiglia e León, i suoi vigneti si trovano, in media, a circa 700 metri di altitudine.

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Toro

La DOC Toro è una zona vitivinicola fortemente influenzata dal fiume Duero e da altri corsi d'acqua che, con il tempo, ne hanno delineato l'assetto paesaggistico. Incastonata tra le province di Zamora e Valladolid, nell'estremo occidentale di Castiglia e León, i suoi vigneti si trovano, in media, a circa 700 metri di altitudine.

Il prodotto per eccellenza di questa denominazione è il vino rosso, ottenuto da piccoli acini d'uva dalla buccia spessa, pieni di colore e con tannini abbondanti, che i saggi proprietari delle aziende vinicole sanno trasformare in grandi vini. Il legno riesce a domare l'impeto naturale del vino quando si punta a esaltarne la complessità e la capacità di invecchiamento; la macerazione carbonica permette invece di ottenere vini accessibili e fruttati, di pronta beva.

terreni poveri e friabili hanno fatto sì che gran parte della denominazione venisse risparmiata dalla fillossera. La scarsità di risorse costringe inoltre le radici della vite a spingersi in profondità nel terreno, alla ricerca di acqua e sostanze nutritive. L'aridità è estrema, le piogge scarse e i terreni poco permeabili. A completare questo quadro di clima continentale estremo contribuiscono il forte irraggiamento solare e gli accentuati sbalzi termici. I ciottoli di origine alluvionale che, irregolari, punteggiano tutta la DOC, trasmettono ulteriore calore alle piante, arricchendo l'uva di colore e zucchero. Proprio il loro colore intenso e l'elevato tenore zuccherino hanno portato per decenni a considerare i vini di queste regioni poco raffinati e molto alcolici.

Le tecniche innovative adottate sia in vigna che in cantina hanno tuttavia permesso di ottenere vini di grande equilibrio, frutto delle vecchie viti ad alberello che crescono nella denominazione. In molti casi, i piccoli viticoltori lavorano ancora oggi con tecniche manuali, riservando ai grappoli la stessa delicata attenzione con cui si tratta un gioiello. L'età delle viti e le caratteristiche del terroir ne limitano la resa, facendo sì che l'uva tempranillo, che qui prende il nome di "tinta de Toro", produca vini dall'intensità e dalla complessità uniche.